giovedì 17 aprile 2008

1° Maggio: Festa dei Lavoratori

Riscossa Sindacale parteciperà alla Festa dei Lavoratori che si terrà a Roma!
Saremo in tanti ed anche riconoscibili!!!Sfileremo con le nostre bandiere (sono quelle dell’UGL), porteremo gli stessi cappelli, fischieremo negli stessi fischietti.
E allora, come ci riconoscerete?
Basterà guardarci in faccia.
Saremo quelli più incazzati, i più preoccupati della crisi del Paese; saremo quelli che, soprattutto, si aspettano risposte e non le solite, consuete, sfilate!!!

Riscossa Sindacale

4 commenti:

Anonimo ha detto...

allora venite a Roma e organizziamo una grande manifestazione la prima dopo le elezioni del 13 aprile e per questo sarà ancora più importante dare una segnale forte della nostra presenza e della nostra capacità di mobilitazione.

Il risultato elettorale, di per sè netto nella vittoria del centro destra, lascia tuttavia aperti vari scenari per quanto riguarda il nostro sindacato, il suo posizionamento e le sue future strategie. Certo le dichiarazioni di Montezemolo lasciano comprendere lo spirito che anima una certa componente di Confindustria che stranamente era quella più vicina al centro sinistra e che rappresenta quello che rimane della grande industria italiana, troppo spesso avvezza, scusate il luogo comune, a socializzare le perdite e privatizzare i profitti.
Ritornando al risultato elettorale, ritengo che meriti un'analisi approfondita da tutti noi. Certo si è andati verso una congrua riduzione dei partiti presenti in Parlamento ma è altrettanto vero che se oggi dovremmo contare circa 6 gruppi parlamentari presenti alla Camera, nel 1972, e quelle elezioni non sono state da me scelte a caso, con un proporzionale praticamente puro, i gruppi parlamentari erano 7!!!. Quindi se ci sono voluti 36 anni e vari sistemi elettorali per ottenere ciò....c'è da rimanerne perlessi. Dobbiamo quindi dire che il frazionamento della compagine partitica di questi ultimi anni era una precisa scelta e non era determinato da questo o quel sistema elettorale.
Inoltre appare evidente che il sensibile spostamento al centro del Partito Democratico a determinato il crollo della Sinistra e questo, con un po' di cattiveria, potrebbe indicare che l'elettorato di sinistra pur di avere la speranza di governare è molto "duttile" nella difesa dei principi.
La vittoria della Lega, nelle sue espressioni .. nordica e siciliana, e di Berlusconi è evidente.. ma quali saranno le conseguenze per il nostro sindacato e per i lavoratori in generale? La defiscalizzazione degli straordinari, proposta dalla nuova maggioranza non sarà certo la panacea dei bassi livelli salariali e potrebbe anzi porre ulteriori paletti ad una occupazione stabile e agendo con una leva economica su categorie sottopagate, indurle ad aumentare le ore di lavoro a scapito della sicurezza e della salute dello stesso lavoratore. La proposta, apparsa più volte sulla stampa e in pubbliche interviste, di porre alla guida del futuro Ministero del Lavoro, l'attuale Segretario del SINPA, non può che lasciarci perplessi.... se si concretizzasse, non potremmo che esserne preoccupati, se invece servisse solo a tirare la volata al Sindacato Padano e a strutturare anche sindacalmente la presenza della Lega tra i lavoratori del Nord, dovremmo certo attenzionare il fenomeno e ripensare all'esigenza di individuare una strategia per la nostra struttura nelle regioni settentrionali, pena la nostra ulteriore marginalizzazione in quelle aree.
Tornando al risultato elettorale, un discorso a parte merita il risultato della Destra e il contributo di AN alla vittoria del PDL, contributo difficilmente rilevabile perchè i voti di AN se li sono tirati tutti per la giacchetta, come si suol dire, à certo che la vittoria di Berlusconi e della Lega ha avuto come contraltare una certa invisibilità di AN... se questo rappresenti anche una più affievolita capacità di controllo "politico" lo vedremo in seguito. Per quanto riguarda la Destra, in un momento , a dirla come Sartori, in cui non esiste in nessun partito un reale progetto politico e con un elettorato evidentemente sfiduciato, che privilegia l'utilità almeno presunta del voto alla sua identità almeno presunta, il risultato ottenuto è un patrimonio impensato, distribuito in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale e rappresentativo di tutte le fasce sociali... starà a loro non dissiparlo

Anonimo ha detto...

L'avvocato Giliberti non me ne voglia, ma ho letto questo suo scritto su un blog di Forza Nuova di Solofra e desidero che venga condiviso da chiunque senta vicine a sè le posizioni espresse da Giliberti.
Ed è per questo che ve lo riporto.
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25 APRILE: FESTA DELLA LIBERAZIONE DALLA NOSTRA ANIMA SOCIALE E NAZIONALE!
Oggi ricorre per una minoranza - sempre più sparuta di italiani - la cosiddetta festa della liberazione dal nazifascismo. Per noi che non abbiamo subito il lavaggio del cervello per tanti anni posto in essere dai cd "liberatori capitalcomunisti", questa data continua ad essere un giorno infausto al pari dell'8 settembre 1943. Per tanti anni hanno tentato di imporre alla maggioranza degli italiani una "verità storica" dalle gambe molto corte! I risultati sono sotto gli occhi di tutti: gli invasori angloamericani e i partigiani comunisti hanno strappato l'anima sociale e nazionale alla nostra Patria! Privi di un'identità di popolo abbiamo sprecato le nostre migliori energie nella sterile lotta tra fascismo e antifascismo facendo il gioco dei nemici dell'Italia (massoni, poteri forti, multinazionali e delinquenti di regime). Il comunismo si ritagliava il suo piccolo potere di sottogoverno e la democrazia cristiana teneva a bada la borghesia mercantile e liberista! La Patria, una volta unita e forte, si scioglieva nei rivoli di mille fazioni e interessi che hanno poi portato al disastro attuale (mafie e degrado al Sud - poteri forti al Nord). E' ora di recuperare la nostra anima sociale e nazionale, è ora di riconquistare la nostra indipendenza e la nostra unità di popolo fiero e anticomunista. L'Italia può risorgere soltanto se riuscirà ad incamminarsi di nuovo sulla via del socialismo nazionale, se saprà riscoprire i valori dell'ordine e della disciplina, se ridarà corpo e vigore alla teoria della socializzazione, ossia della collaborazione tra lavoro e capitale con la partecipazione alla gestione e agli utili dell'azienda da parte dei lavoratori. Forza Nuova al di là della sterile quanto inutile riproposizione della logica degli opposti estremismi lotta per il popolo e per tutti i lavoratori, affinchè si possa ridare speranza all'Italia e agli italiani!
Avv. Michele Antonio Giliberti

Anonimo ha detto...

Condivido in pieno quanto affermato dal Camerata Giliberti.
Oggi si festeggia in tutta Italia la cosiddetta "liberazione". Molti di noi festeggiano, invece, oggi un importante Evangelista: San Marco….

Anonimo ha detto...

Cara Cristina, bene per il "tuo" festeggiamento di San Marco Evangelista, però, sappi che molti Italiani la "Liberazione" l'avevano già festeggiata qualche giorno prima del 25 aprile. Esattamente il 13, giorno in cui ci siamo "liberati" (è il caso di dirlo) di Prodi & Co.